C’è chi la ama e chi la teme, ma nessuno può negarlo: la leg press è uno degli attrezzi più iconici della palestra.
Da decenni accompagna generazioni di sportivi nella missione più antica di sempre: costruire gambe solide e glutei d’acciaio, possibilmente senza dover discutere con uno squat rack.
Eppure oggi la leg press non è più solo “la macchina per le gambe”. È diventata un vero banco di prova per la progettazione delle sale fitness: forma, angolo, ingombro e sensazioni cambiano radicalmente da un modello all’altro.
Tre in particolare si contendono il podio: la pressa orizzontale, la pressa inclinata a 45° e la più recente (e temuta) pressa verticale.
La pressa orizzontale: la classica, democratica, sempre presente

È la pressa più conosciuta, quella che non intimidisce. La posizione orizzontale rende tutto più accessibile: schiena ben appoggiata, movimento fluido, comfort assicurato.
È la macchina ideale per chi entra in palestra per la prima volta o per i centri fitness che vogliono offrire un’esperienza sicura e inclusiva.
Punti di forza:
- Perfetta per principianti e utenti generalisti
- Supporto lombare ottimale
- Ingombro gestibile e struttura compatta
- Le più comuni a pacco pesi
Limiti:
- Attivazione muscolare più contenuta rispetto ad altri modelli
- Carico percepito meno “diretto”
- Non adatta a chi cerca un’intensità elevata
- Limiti di carico dovuti al pacco pesi
In sintesi: la pressa orizzontale è come una berlina comoda, fa tutto bene, ma non ti spinge mai al limite.
Oggi sono arrivati sul mercato anche modelli di pressa orizzontale Plate Loaded per consentire carichi maggiori, ma sono ancora poco comuni, chi sceglie l’orizzontale, sceglie l’inclusività e la praticità del pacco pesi.
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La pressa a 45°: l’equilibrio perfetto

È la regina incontrastata delle sale fitness: potente ma elegante, impegnativa quanto basta, la pressa a 45° mette d’accordo quasi tutti.
La spinta diagonale aumenta il coinvolgimento di glutei e posteriori della coscia, offrendo quella sensazione “vera” di sforzo che chi allena le gambe conosce bene.
Certo, è ingombrante: serve spazio e una buona scorta di dischi. Qui si spinge davvero, ed è quasi sempre una gara a chi ne carica di più.
E poi c’è l’effetto scenico, impossibile da ignorare. Imponente, dominante, la pressa a 45° si prende il centro della zona gambe con la sicurezza di chi sa di essere protagonista.
Punti di forza:
- Attivazione completa: quadricipiti, glutei, femorali
- Maggiore percezione del carico
- Adatta a utenti intermedi e avanzati
- Estetica professionale e appeal “da sala cattiva”
Limiti:
- Ingombrante: richiede spazio in profondità
- Prezzo superiore rispetto alle orizzontali
- Non sempre adatta a principianti assoluti
- Carico di partenza già impegnativo, non è sicuramente un entry level
Se la orizzontale è la berlina, la 45° è la gran turismo: stessa comodità, ma con motore più grintoso e sospensioni da gara…
La pressa verticale: la “new entry” che guarda verso l’alto

Sembra arrivata per mettere un po’ d’ordine (e di coraggio) nel mondo delle leg press.
La pressa verticale è la più compatta in termini di spazio orizzontale, ma la più intensa da utilizzare: qui il carico agisce direttamente lungo l’asse della gravità.
È la macchina perfetta per chi vuole allenare la forza pura in poco spazio o per chi cerca una sfida “vecchia scuola” in chiave moderna.
Punti di forza:
- Massima intensità e stimolo muscolare
- Occupa poco spazio a terra
- Design verticale che arreda e caratterizza lo spazio
- Ideale per utenti esperti e sale compatte
Limiti:
- Posizione meno confortevole
- Richiede maggiore attenzione alla tecnica
- Target più ristretto (non per tutti)
- Più complicata l’entrata in postazione
La vertical press è la coupé sportiva della famiglia: affascinante, potente e… non per chiunque.
Spazio, target e obiettivi: quale scegliere per la tua palestra
In un centro fitness moderno, la scelta non è solo questione di gusto ma di strategia.
- Palestre generaliste e hotel fitness: meglio una pressa orizzontale, facile da usare e compatta. Adatta a tutti, sposti un pin e via a spingere.
- Centri dedicati alla performance e palestre da bodybuilding: la pressa a 45° offre il miglior compromesso tra prestazione e accessibilità.
- Studi personal training e palestre old school: la verticale è perfetta dove serve intensità e design con minimo ingombro.
E se parliamo di layout, è bene ricordarlo:
- La orizzontale si sviluppa in larghezza, ma con rispetto
- La 45° in profondità, è grossa, è scenica
- La verticale… in altezza
Un dettaglio che fa la differenza nella progettazione di una sala fitness efficiente.
E in futuro?
Le leg press di nuova generazione stanno evolvendo verso macchine più compatte, fluide e con carichi gestiti magneticamente o ad aria, capaci di adattarsi al livello dell’utente e di ridurre manutenzione e rumorosità.
La sfida dei prossimi anni sarà coniugare prestazioni, ergonomia e spazio, per rendere questi strumenti accessibili anche a boutique gym, hotel e studi di personal training.
Perché alcune palestre scelgono di avere tutte e tre
C’è un motivo se nelle sale più attrezzate trovi una pressa orizzontale, una a 45° e per i più fortunati, anche una verticale.
Non è ridondanza, è strategia di allenamento (e di marketing).
Ogni pressa offre un tipo di stimolo diverso:
- La orizzontale è accessibile, perfetta per utenti base e per il riscaldamento.
- La 45° è il cuore della forza, la macchina simbolo della progressione e del carico.
- La verticale, invece, è la ciliegina sulla torta, intensa, tecnica, scenografica.
Inserirla in una zona gambe completa significa dare un segnale preciso: questa palestra non si limita a “far allenare, ma fa sul serio.
È una macchina che comunica carattere e professionalità, che cattura l’attenzione anche solo per la sua impostazione verticale, quasi “architettonica”.
E poi c’è il vantaggio pratico: occupando poco spazio a terra, la pressa verticale si inserisce facilmente anche in contesti dove sembrava impossibile aggiungere un nuovo macchinario.
È la soluzione perfetta per chi vuole ampliare la zona forza senza rivoluzionare la sala, o per chi vuole dare ai propri utenti un motivo in più per scegliere quella palestra invece di un’altra.
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